Il com.te Pagano è intervenuto a Meta di Sorrento all'evento "II° Tavolo del Lavoro Internazionale"

Il com.te Pagano è intervenuto a Meta di Sorrento all'evento "II° Tavolo del Lavoro Internazionale"
News
27 giugno 2022
Il pilota del porto di Livorno e consigliere di Fedepiloti, com.te Fabio Pagano, è intervenuto al "II° Tavolo del Lavoro Internazionale" - La competitività dei professionisti del mare. Sfide e proposte sulla formazione e problematiche amministrative - evento promosso dall'associazione "I.A.M." (istruttori associati marittimi) che si è svolto a Meta Di Sorrento il 24 Giugno 2022. 

Questo il suo intervento integrale


"sono Fabio Pagano, pilota del porto di Livorno e Consigliere della Fedepiloti. Innanzitutto porto ai presenti i saluti (Amministrazione Comunale, Autorità Civili E Militari) del Presidente della Fedepiloti Com.te Morolla che ringrazia la IAM e il Presidente Comandante Gennaro Arma, per l'invito ricevuto. Purtroppo per improrogabili impegni già presi, non può essere presente a seguire i lavori di questo importante tavolo. Il comparto marittimo rappresenta un settore fondamentale nell'economia italiana; ciò che contribuisce in maniera determinante al successo di questo sistema è senza dubbio la “qualità” dei marittimi che vengono formati dal nostro sistema scolastico. A tal punto è doveroso sottolineare che, anche se alcuni punti di tale formazione andrebbero sicuramente rivisti poiché ad rimasti ancorati a pratiche marinaresche del passato, è però tuttavia importante fare in modo che i giovani “cresciuti” negli istituti nautici, vengano poi seguiti dai centri di formazione presenti su tutto il territorio per completare ed aggiornare la loro preparazione.

I centri di formazione si avvalgono di istruttori marittimi, i quali stanno ricoprendo sempre più un ruolo importante nella vita del marittimo stesso. Il giusto mix tra attività lavorativa e formazione deve avere il seguente obiettivo: creare marittimi del futuro pronti alle sfide che lo shipping presenta ogni giorno! Pertanto il ricorso ad un albo professionale con relativo riconoscimento, inevitabilmente e in maniera forte, contribuirà ad agevolare questa situazione. Il supporto tecnico degli istruttori, che hanno il polso del grado formativo dei marittimi, servirà a istituire nuovi corsi funzionali e rispondenti alle nuove esigenze e fornirà suggerimenti nel cambiarne altri che talvolta risultano poco applicabili nella pratica. Negli ultimi anni purtroppo si assiste ad una carenza di marittimi italiani: la percentuale di diplomati nautici che intraprende la strada del mare è veramente esigua!

Questo dato non mappato attualmente, è un aspetto che dovrebbe diventare un importante spunto di riflessione al fine di comprendere qual è l’anello mancante tra il completamento del ciclo scolastico e la decisione di intraprendere il lavoro di marittimo. Le cause sono diverse, alcune delle quali probabilmente anche facilmente individuabili…la cosa auspicabile è che diventi prioritario far riacquisire al marittimo italiano quella posizione di prestigio che gli spetta nel panorama internazionale dello shipping. Tra le criticità da evidenziare, ad esempio, c’è sicuramente quella riferita alle difficoltà riscontrate dai marittimi nell’approcciarsi alle diverse autorità civili e militari, difficoltà che spesso si traducono in giorni persi nei meandri degli uffici… poi ci sono i tempi da dedicare ai refresh o ai nuovi corsi, insomma ancora altro tempo da sottrarre alla famiglia e al meritato riposo. Probabilmente un dicastero che si occupi solo della Gente di Mare (1^,2^3^ categoria) potrebbe essere un’idea da prendere seriamente in considerazione. In un’era digitale, dovrebbe essere quasi scontato utilizzare il canale telematico: ogni marittimo dovrebbe potersi interfacciare con l'Amministrazione Marittima e Varie su una piattaforma web, opportunatamente definita e alla quale accedere mediante l'assegnazione di un PIN o il cosiddetto SPID. In questo modo i marittimi avrebbero la possibilità di operare on line in maniera agevolata e celere sia nella fase di richiesta della documentazione, sia nella fase di ricezione, così come avviene anche con le altre realtà dello Stato. E’ fondamentale, quindi, innanzitutto creare un data-base dove ogni marittimo possa registrarsi e caricare tutta la documentazione, aggiornando la sua posizione con le relative certificazioni che progressivamente consegue.

In tal modo l’Amministrazione avrebbe la possibilità di avere un controllo immediato e di poter operare con trasparenza e celerità nei confronti della sua specifica utenza. In ultimo volevo portare alla Vs conoscenza che anche i Piloti Italiani hanno sentito la necessità di aggiornarsi ed essere al passo con i tempi. Ed è per questo che, in collaborazione con la Direzione generale per la vigilanza sulle Autorità di sistema portuale, il trasporto marittimo e per vie d'acqua interne del MIMS e il Comando Generale delle Capitanerie, è stato messo a punto il decreto interdirigenziale n° 112 del 24/09/2018 in ottemperanza al quale tutti i piloti italiani hanno frequentato una serie di corsi, la quale certificazione si è conclusa il 31/12/2021. La professionalità dei piloti italiani, unita ad un ottimo percorso formativo, ha permesso alla categoria a cui appartengo di affrontare con competenza il gigantismo navale e le relative sofisticazioni tecniche senza andare a aumentare ulteriormente il gap logistico portuale che attualmente vige nei porti italiani.

Grazie per l'attenzione e auguro buon lavoro a tutti"