Crollo torre piloti Genova: assolto il pilota del porto Antonio Anfossi

Crollo torre piloti Genova: assolto il pilota del porto Antonio Anfossi
News
26 novembre 2020
Assolti il comandante di armamento della compagnia Messina Giampaolo Olmetti e il pilota del porto Antonio Anfossi (difeso dagli avvocati Francesco Munari e Carlo Golda). Condannati il capitano della nave Roberto Paoloni, il primo ufficiale Lorenzo Repetto e il direttore di macchina Franco Giammoro. Ma la Corte di Cassazione ha rimandato gli atti alla Corte d'appello di Genova per rideterminare le pene, che a questo punto saranno più basse di quelle previste nella sentenza di secondo grado. Si profila dunque uno sconto di pena per i principali imputati della strage della Jolly Nero, l'incidente navale che la notte del 7 maggio 2013 portò all'abbattimento della Torre Piloti di Genova, provocando nove vittime tra i militari della capitaneria di porto, gli operatori e i piloti che lavoravano nella torre di controllo.

La Suprema Corte ha riconosciuto la responsabilità di chi sbagliò la manovra - i più alti ufficiali della Compagnia Messina - ma ha accolto in parte il ricorso dei difensori (gli avvocati Romano Raimondo, Pasquale Tonani e Paolo Costa). Una delle variabili che potrebbe avere influito è la sentenza di condanna nel processo parallelo a chi progettò la posizione della Torre Piloti, costruita a filo banchina, secondo il tribunale in una posizione pericolosa e senza prevedere le conseguenze di avarie o incidenti. La nota della compagnia Messina «Con riferimento all’incidente della Jolly Nero, avvenuto il 7 maggio 2013, la Corte di Cassazione ha confermato l’assoluzione del Com.te Giampaolo Olmetti, quale responsabile apicale della compagnia di navigazione e ha rimesso gli atti alla Corte di Appello per la rideterminazione della pena nei confronti del comandante Roberto Paoloni, del primo ufficiale Lorenzo Repetto e del direttore di macchina franco Giammoro – si legge in una nota diffusa dalla compagnia Messina – Confermata la sentenza di appello per quanto concerne la responsabilità amministrativa della compagnia ai sensi del dl 231». Adele Chiello, la madre di Giuseppe Tusa: «Risparmiarono sulla sicurezza» «La responsabilità della compagnia Messina è stata confermata. E' stato confermato che si è risparmiato in sicurezza a scapito delle vite delle persone». E' quanto afferma Adele Chiello, la mamma di Giuseppe Tusa una delle vittime del crollo della Torre piloti, dopo la sentenza della Cassazione. «Gli anni di galera non mi interessano - continua la donna grazie alla quale è partita l'inchiesta sui progettisti, collaudatori e datori di lavoro per dove la torre venne costruita - la mia battaglia è sempre stata quella di fare emergere le responsabilità di tutti». «Certo la Messina è stata condannata in quanto responsabile amministrativa, mentre Olmetti che era il responsabile della sicurezza è stato assolto.
Ma diciamo che è ormai chiaro lo schema: la società faceva partire le navi anche se non erano sicure per il profitto e questo schema ha portato a una lunga scia di sangue. Ma se noi non li puniamo li lasciamo liberi di delinquere ancora». Il difensore del comandante Paoloni: «Sentenza accolta con soddisfazione» «Soddisfazione per questa sentenza perché nei confronti del comandante erano state disposte sanzioni assolutamente non proporzionate ai profili di colpa né alla personalità dell'imputato». Lo afferma all Adnkronos l'avvocato Romano Raimondo, difensore del comandante della Jolly Nero, Roberto Paoloni.

FONTE - IL SECOLO XIX