Il Presidente Bunicci a The MediTelegraph: “Armatori sempre più ricchi, stanno nascendo poteri enormi”

Il Presidente Bunicci a The MediTelegraph: “Armatori sempre più ricchi, stanno nascendo poteri enormi”
News
23 novembre 2022

Dialogo e investimenti in infrastrutture. Roberto Bunicci è stato appena eletto presidente di Fedepiloti un po’ a sorpresa. Leo Morolla ha lasciato il comando dopo pochi mesi di incarico e ora tocca al capo dei piloti di Ravenna, Roberto Bunicci, a guidare l’associazione.

Dialogo e investimenti in infrastrutture. Roberto Bunicci è stato appena eletto presidente di Fedepiloti un po’ a sorpresa. Leo Morolla ha lasciato il comando dopo pochi mesi di incarico e ora tocca al capo dei piloti di Ravenna guidare l’associazione di categoria più numerosa di categoria. Presidente, cosa è successo? Morolla ha lasciato all’improvviso... “Non spetta a me dirlo. Certo il carico di lavoro del nostro mestiere spesso è insostenibile. I turni sono pesanti e l’attività romana non sempre è compatibile. Il nostro lavoro è di grande responsabilità: garantiamo la sicurezza nei porti 24 ore al giorno per sette giorni. Sia a bordo che nelle valutazioni al fianco delle Capitanerie”.

Quali sono le sue priorità per il mandato da presidente?
”Intanto il rinnovo tariffario. Veniamo da anni di analisi e studi, che hanno indicato il percorso: abbiamo appurato tutti i costi come da regolamento e adesso la tariffa che applichiamo è trasparente, equa e adeguata. E possiamo dirci soddisfatti. Anche se continuano alcune rivisitazioni con l’utenza, sotto l’occhio vigile del ministero”.

Ci sono ostacoli sulla tariffa?

”Beh adesso l’inflazione pesa sui costi, e serve attenzione: gli armatori sono preoccupati. Comunque l’ultimo rinnovo è andato bene e il sistema sarà soddisfacente per tutti”.


Sul Piano nazionale di Ripresa e resilienza si poteva fare di più per i porti?

Sarebbe stato bello avere più infrastrutture nei piani di sviluppo dei porti, perché le opere sono fondamentali. Anche a Ravenna, la realtà in cui opero, ogni volta che sono state realizzate, immediatamente sono arrivati nuovi flussi di traffico che sono stati mantenuti e accresciuti anche negli anni successivi. E poi quando allarghi, scavi e migliori le banchine, il porto diventa più sicuro. Gli investimenti negli scali assicurano un grandissimo ritorno. Purtroppo il settore prende sempre le briciole, ma ora serve di più”.

Com’è il rapporto con gli armatori?

“Buono. Anche se ho la sensazione che gli armatori siano martoriati di tasse e costi. E la conseguenza è che vanno a cercare economie ovunque, quindi anche da noi”.


Ma anche adesso con i bilanci da record degli ultimi due anni?

“I container e le navi portarinfuse in effetti non hanno mai guadagnato così tanto, ma per i traghetti non è andata allo stesso modo. Il settore passeggeri non ha registrato il boom degli armatori container, tra l’altro avendo sulle spalle due esercizi pesantissimi per la pandemia. Altro elemento di analisi: Msc avrà un utile incredibile, ma ne viene da anni di sofferenza, come gli altri armatori del settore. Certo ora calano l’asso pigliatutto...”.

È preoccupato?

”Sì, ma a livello di macro-economia. Il rischio è che nascano poteri enormi che poi anche i governi fanno fatica a gestire. Pensiamo agli Usa con Apple…il rischio è quello”.

Cosa chiedete al nuovo governo?

“Semplice: noi vogliamo lavorare in tranquillità e sicurezza. Dobbiamo esprimere il nostro meglio per un servizio ben organizzato e strutturato. Con i giusti organici. E senza tensioni interne. Faremo la nostra parte per avviare il dialogo con le altre due associazioni: lo garantisco. E sui rinnovi tariffari assicuro che da parte nostra la ricerca del giusto equilibrio e il rispetto di tutti”.

A proposito: l’obiettivo di unità della categoria è a portata?

“Se le parti lo vogliono si potrà fare, superando certe vicissitudini che ormai potremmo consegnare alla storia. Comunque sarà un percorso lungo: parleremo soprattutto degli obiettivi comuni e dei valori che ci legano”.

Con i “genovesi” è più facile?

”C’è dialogo e rispetto reciproco. Non abbiamo preclusioni verso nessuno a patto che si operi con lealtà per valorizzare il l servizio di pilotaggio”.